COLOSSALE PERFOMANCE Modica Street Musical – Il presente, il passato, il possibile

Giulia Ferracci

Lo scorso 6 agosto Modica è stata teatro di un evento eccezionale che avrebbe meritato la presenza di tutte le tv nazionali. Centinaia di persone, accorse dai punti più disparati della città, hanno invaso strade, ballato sulla punta dei piedi per le vie levigate dal tempo, brandito piume, suonato la tromba, declamato poesie, cantato in coro.

È il musical itinerante firmato Marinella Senatore che, con questo progetto a cura di Matteo Lucchetti e presentato dalla Galleria La Veronica, si è assicurata un posto d’onore nella scena dell’arte italiana più recente. Annunciato come il risultato di un poderoso sforzo aggregativo delle forze presenti sul territorio, (ben oltre trenta realtà indipendenti e locali di teatro, danza e musica) Modica Street Musical compendia in sé ‘il presente, il passato e il possibile’, suddivisi in due atti e un intermezzo, articolati in più luoghi della città.

Le diverse compagnie hanno esordito nella parte alta di Modica, dove si sono esibiti il corpo di ballo locale, la scuola di twirlering, i gruppi bandistici e corali con note da Vivaldi a Bob Marley, l’accademia del musical di Modica con ‘Sister Act’ e ‘Chicago’ omaggiando il tempo ‘presente’.

La seconda tappa del musical, strutturata secondo più registri narrativi, dalla storia orale alla prosa anarchica, dal teatro dei pupi al linguaggio dei segni, è stata dedicata al passato. La Contea di Modica, quella che Leonardo Sciascia dipingeva come un territorio resiliente alla mafia, è stata rievocata dalle storie di Turiddu Chiaramonti, Gesualdo Bufalino, l’anarchico modicano Giuseppe Alticozzi e molti altri. A dire il vero, tutti i personaggi protagonisti di questa tappa meriterebbero di essere ricordati uno ad uno nella loro antologia di volti, ma basti evidenziare qui che la voce di ciascuno è risuonata alle spalle del Duomo di San Giorgio raccontando una terra vigorosa, dalla cui storia filtra resistenza, emigrazione, lavoro operaio e onore.

Il musical ha poi trovato il suo momento culminante in una nevicata carnevalesca, visivamente straordinaria, dai tratti circensi, nel luogo principale di Modica bassa. Come evento catartico dell’intera manifestazione, la neve è caduta mentre il pubblico, ormai completamente parte dell’evento, era all’ascolto della colonna sonora che oggi riecheggia nella Galleria la Veronica insieme ai collage, i disegni e le fotografie realizzate tra il 2010 e oggi. La musica, scritta dal compositore Emiliano Branda, è stata elaborata a partire da tracce sonore, come ricordi, citazioni storiche e ambientali, inviati dai modicani all’artista. Le note di Branda mescolate al canto lirico di Chiara Notarnicola, che ha interpretato il Canto popolare di Pasolini, hanno trasformato il musical in uno spettacolo visionario e magico, una grande festa dove il possibile, come speranza per un futuro migliore, è tornato a riaccendersi.

Modica Street Musical, foto documentarie del musical, Modica agosto 2016. Credits Giulia Ferracci