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Contributors

Annalisa Zegna

Annalisa Zegna (Biella, 1990), artista e ricercatrice, lavora con diversi linguaggi visivi e performativi, spesso con particolare attenzione alle pratiche collettive e collaborative. Sviluppa progetti artistici a partire dall’esperienza quotidiana, dalla specificità dei diversi contesti sociali e geografici, di situazioni e luoghi.

Si è laureata in Pittura all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e in Arti Visive presso l’Università IUAV di Venezia. E’ stata artista in residenza negli Atelier della Fondazione Bevilacqua La Masa (Venezia, 2015) e ricercatrice presso il Visual Sociology and Museum Studies Lab dell’University of Technology di Limassol, in collaborazione con Artos Foundation di Nicosia (Cipro, 2016). Ha lavorato come Assistant Curator presso Art Laboratory Berlin (Berlino, 2016) occupandosi di progetti interdisciplinari tra arte, scienza e tecnologia. E’ stata Assistant Curator per il programma formativo UNIDEE – University of Ideas di Cittadellarte – Fondazione Pistoletto (Biella, 2016-2019).

 

www.annalisazegna.com

Denis Isaia

Giulia Casula

Giulia Casula (Cagliari 1977) è un artista visiva, esperta in didattica dell’arte che vive e lavora in Sardegna. E’ docente di Laboratorio d’arte al liceo artistico Foiso Fois di Cagliari. Dopo la Laurea in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna e gli studi all’Esbam di Marsiglia, si è specializzata in “Arti Visive e Curatoriali” alla NABA di Milano. Nel corso della sua formazione ha partecipato a residenze e workshop con artisti di fama internazionale come Dora Garcia, Liliana Moro e Alberto Garutti in italia e all’estero. Dal 2010 progetta e realizza laboratori d’arte per bambini e adulti e collabora con associazioni culturali, librerie specializzate, scuole, biblioteche, musei e fondazioni private. Nel 2016 insieme ad altri artisti fonda a Cagliari nell’Ex-liceo artistico, lo studio Mezzopiano. Nella sua ricerca si occupa di arti visive, educazione e design e realizza progetti site-specific in spazi pubblici, musei e istituzioni culturali no-profit.

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Giuseppefraugallery

Giulia Crisci

Giulia Crisci è ricercatrice e curatrice d’arte indipendente, di base a Palermo. Interessata all’analisi dei rapporti tra arte e attivismo in relazione allo spazio pubblico, studia e sperimenta processi educativi di condivisione e creazione di conoscenza, tra cultura e innovazione sociale, in ambito nazionale e internazionale. È parte dell’ Ecomuseo Urbano Mare Memoria Viva, dove cura progetti artistici e culturali e la strategia di audience empowerment. Collabora con l’ong francese Relais Culture Europe, è nel board curatoriale del programma educativo itinerante i-team, spazio di sperimentazione sulle relazioni tra arte, cultura e democrazia. Lavora sulle questioni legate alle memorie difficili e al contrasto alle culture mafiose, con diversi progetti culturali sui beni confiscati alle mafie, alcuni dei quali come parte del collettivo Routes Agency. Con lo stesso gruppo è stata redattrice per roots§routes, research on visual cultures, La ricerca è proseguita grazie alla borsa di ricerca Idea-azione, dell’Istituto Pedro Arrupe di Palermo, supportata da Sylff- Young Leaders Fellowship Fund della Tokyo Foundation e ad oggi continua all’interno dell’ Ecomuseo. È stata assistente direttore e curatore del programma educativo sperimentale UNIDEE – Università delle Idee a Cittadellarte – Fondazione Pistoletto.

Giulia Palomba

Giulia Palomba è una curatrice freelance, con base a Torino.

Il suo focus curatoriale verte su progetti research-based e le pratiche relazionali.

Porta avanti una personale ricerca sull’Economia della Cultura e la sostenibilità della produzione culturale indipendente. Partendo dall’esperienza di Sardex, conduce una ricerca sulle cripto valute e le tecnologie in grado di supportare la produzione culturale e facilitare una ridistribuzione più equa e democratica delle risorse.

È attualmente parte del team curatoriale di Vessel per l’Istituto per l’immaginazione del Mediterraneo (Bari, Italia) e co-curatrice di CampoSud. A visionary Camp (Cagliari), un simposio filosofico e artistico intorno all’eredità del pensiero di Antonio Gramsci dove artisti, curatori, filosofi e attivisti sono invitati ad esplorare la tensione tra estetica e praxis, tra pratiche politiche e performative nel campo esteso delle arti contemporanee (Prima Edizione, Cagliari 2017).

Nel 2017 è stata Research Fellow della School of Redistribution, Atene curata da Future Climates: una piattaforma di ricerca che affronta le condizioni precarie dei singoli lavoratori e delle organizzazioni artistiche su piccola scala con l’obiettivo di incoraggiare la creazione di un nuovo modello per implementare economie sostenibili. A seguito di questa esperienza, ha co-fondato il Cultural Cooperative Network nel 2017.

Da due anni, è membro di FundAction, un fondo partecipativo che eroga sovvenzioni per la trasformazione sociale, organizzato attorno a una comunità di attivisti europei per il sostengno dei movimenti sociali.

In precedenza ho lavorato come Assistente del Direttore Artistico di Cagliari Capitale Italiana della Cultura 2015, per il Museo d’Arte Contemporanea Castello di Rivara (Torino) e WhiteBox (New York City).

È diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano in Multimedia Art e ha conseguito un MA in Cinema e Video.

Hannes Egger

Hannes Egger (1981, vive e lavora a Bolzano) ha studiato filosofia presso l’Universitá di Vienna. La sua pratica artistica è legata a un approccio essenzialmente concettuale, volto al coinvolgimento e all’interazione con il pubblico.

Ha all’attivo diverse mostre e progetti, tra cui: Da.Zwischen, Magazin4, Bregenz, Austria (2019); Walking in Beuys Woods, Centro d’Arte, Cavalese, Italia (2018/2019); How to do things with Words, Mewo Kunsthalle, Memmingen, Germania (2018), Hämatli & Patriae, Museion, Bolzano, Italia (2017-2018); Skulpturenpark M, Galerie M, Berlin, Germania (2017); Pomme de Guerre, CACCA, Bologna, Italia (2017); Mirror Project #8, Fondazione Barriera, Torino, Italia (2017); Public Performance, Empthy Cube, Lisbon, Portogallo (2016); La Muga Caula, Museo D’Emporda, Figueres, Spagna (2015); Nach Picasso, Kunsthalle Krems, Krems, Austria (2015); Modes of Democracy, Dox, Praga, Republica Ceca (2014); Relations in Form, Quartair, Den Haag, Paesi Bassi (2014); Project Terra, Forte di Fortezza, Fortezza, Italia (2014-2018); The waving look around a monument, Art Center, Krasnojarsk, Russia (2014); Hotel Cubo, Cubo Garutti – Museion, Bolzano, Italia (2014); Art Exchange, Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum, Innsbruck, Austria (2013); SEE YOU, 54. Biennale di Venezia, Austrian Pavillion / Kürsinger Hütte, Austria (2011); Kunst ist Wurst, Cube – Festival für extensive Kunst, EXPORT Kubus, Vienna (2012).

Lucia Giardino

Lucia Giardino dopo la laurea in Storia dell’Arte e un master in Management dei Beni Museali all’Università di Firenze, piuttosto che continuare il dottorato all’Università di Chieti ha preferito dirigersi verso la Scuola di Specializzazione di Storia dell’Arte dell’Università di Siena per l’impostazione incentrata sull’attualità e sul contatto diretto con gli artisti. L’iniziale relazione conflittuale con il direttore della scuola Enrico Crispolti, si è successivamente trasformata in un riconoscimento di debito nei suoi confronti. Dalla fine degli anni Novanta, Lucia Giardino insegna storia dell’arte e corsi incentrati sui linguaggi dell’arte contemporanea in istituzioni accademiche internazionali a Firenze. Assegna un ruolo fondamentale all’arte come strumento di mediazione e conoscenza e su tali temi sono incentrati molti suoi interventi in convegni e seminari. è stata Chair della School of Fine Arts di Florence University of the Arts, dove ha diretto il programma di residenza F_AIR –Florence Artist in Residence (2011-2014) e dove continua la professione accademica. Dal 2007 cura e dirige insieme a Federico Bacci il programma di residenza d’artista ed educazione all’arte contemporanea GuilmiArtProject, che opera in un piccolo centro dell’Abruzzo a diretto contatto con la comunità e in modalità no-profit.

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Corniolo Art Platform

Marco Trulli

Marco Trulli (Anzio, 1980) è laureato in Storia dell’Arte Contemporanea presso l’Università degli Studi della Tuscia. Ha fondato Cantieri d’Arte, progetto di arte contemporanea che dal 2005 promuove nella Tuscia residenze artistiche e progetti nello spazio pubblico. Nel 2013 è stato uno dei curatori di Errors Allowed – Mediterranea 16. Young Artists Biennial svoltasi presso la Mole Vanvitelliana di Ancona. Coordina la piattaforma itinerante La ville ouverte che indaga la relazione tra pratiche artistiche e contesti sociali ed urbani in area euro-mediterranea. Ha curato, tra gli altri, i seguenti progetti internazionali per BJCEM: Disorder (Nottingham, 2012); La sovversione del sensibile (Milano, 2014); Here is elsewhere (Milano, 2015); Mediterranean landscapes (Italia, Slovenia, Albania 2017). Ha curato pubblicazioni sui giardini d’artista e sul ruolo dell’arte nello spazio pubblico per vari editori. Responsabile dei progetti culturali e sociali di Arci Viterbo, è consulente artistico del giardino di scultura contemporanea La Serpara di Paul Wiedmer. Dal 2018 è presidente di Arci Lazio. È referente di Arci nazionale su Progetti e spazi innovativi, Rigenerazione urbana e periferie. Vive e lavora tra Viterbo e Roma.

Paolo Mele

Paolo Mele (1981). Nasce nell’estremo lembo della Puglia. Dottore di ricerca in comunicazione e Nuove Tecnologie (IULM, Milano) e visiting researcher presso la New School di New York dal 2013 al 2015.

Dal 2011 dirige Ramdom, organizzazione che si occupa di progettazione culturale e artistica contemporanea e dal 2015 è direttore di Lastation, centro artistico e culturale locato sull’ultima stazione ferroviaria a sud –est, Gagliano Leuca. Nel 2013 ha avviato il progetto “Indagine sulle Terre Estreme”, una rilettura critica del territorio del Capo di Leuca attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea.

Esperto di progettazione culturale, ha lavorato per la Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo e collaborato con diverse organizzazioni internazionali.

A Lecce ha co-fondato e coordinato l’Osservatorio di Comunicazione Politica dell’Università del Salento e la Cooperativa di comunicazione P.A.Z.

Attualmente è Project Manager per la Fondazione Matera Basilicata 2019

Maggiori info: paolomele.eu // ramdom.net // lastation.it // matera-basilicata2019.it

Pietro Gaglianò

Pietro Gaglianò (1975), laureato in architettura, critico d’arte e curatore indipendente, approfondisce l’analisi dell’arte contemporanea sulla linea delle libertà individuali, delle estetiche del potere, della capacità eversiva del pensiero critico e del lavoro artistico. Su questo tema nel 2016 ha pubblicato Memento. L’ossessione del visibile (Postmedia Books) e alcuni saggi in Italia e all’estero. Da anni sperimenta formati ibridi dello spazio di verifica dell’arte, in cui esperienze di laboratorio e formazione si innestano sul modello tradizionale della mostra e del convegno con progetti in Italia e all’estero. Si occupa inoltre, con saggi, progetti e mostre, della politica del corpo e della storia della Performance Art e delle possibilità dell’arte contemporanea in relazione alla sfera pubblica.

È direttore artistico di Scripta Festival, rassegna sull’editoria dedicata alla critica d’arte. Dal 2015 è parte del board del Forum dell’Arte Contemporanea. Dal 2016 è parte del board di Nesxt, festival degli spazi d’arte indipendenti, Torino. È responsabile e curatore del progetto Nuova Didattica Popolare, percorsi attraverso la storia dell’arte aperti agli abitanti di un piccolo centro in Abruzzo, per GuilmiArtProject (Chieti). È tra i promotori della residenza di artisti per artisti Madeinfilandia. Collabora con Associazione Centro Creazione Cultura (dove siede nel Consiglio Direttivo) e Associazione Fosca, Firenze. È fondatore del progetto The Wall (archives) archivio/mostra in progress sul concetto geopolitico di muro. Lavora dal 2011 con l’Università degli Studi di Firenze – Facoltà di Lettere e Filosofia, e con le scuole d’arte internazionali Santa Reparata International School of Art, con corsi su arte contemporanea, femminismo, estetiche dello spazio pubblico e SACI – Studio Art Center International, dove è docente anche nel Master in Fine Arts. È coordinatore artistico per l’Italia dei progetti della rete europea Roots&Routes sulla formazione non formale tra arte e antidiscriminazione.

Simone Frangi

Ricercatore, critico e curatore. Titolare di un Dottorato di Ricerca franco italiano in Estetica e Teoria dell’Arte è stato Direttore Artistico di Viafarini – Non profit Organization for Contemporary Artistic Research (Milan, IT) tra il 2013 e il 2017. Attualmente co- dirige Live Works a Centrale Fies (Trento, IT) e  A Natural Oasis? Transnational Research Programme organizzato da Little Constellation – Network of Contemporary Art focused on Geo-cultural Micro-areas and Small States of Europe per BJCEM. Professore di Teoria dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti e Design di Grenoble (FR) – dove ha fondato il programma di ricerca e di residenza “Pratiques d’Hospitalité”. Nel 2015 è stato uno dei cinque curatori della decima edizione del Premio Furla per l’Arte Contemporanea e nel 2016 tra i dieci curatori della sedicesima edizione della Quadriennale di Roma. Nel 2018 è stato curatore a Museion (Bolzano) dove ha presentato il programma espositivo e performativo Somatechnics. Transparent travelers and obscure nobodies. Nel 2020 sarà alla co-direzione di MEDITERRANEA 19 – Biennial of Young Artists from Europe and the Mediterranean.

Wunderbar Cultural Projects

Wunderbar Cultural Projects è un’associazione fondata a Roma nel 2014 da un gruppo di donne operanti in campo artistico e culturale. Le attività dell’organizzazione sono finalizzate allo sviluppo di progetti culturali e artistici sostenibili, con particolare attenzione alle tematiche dell’innovazione sociale.
Wunderbar crede in una precisa linea di pensiero che vede l’Arte, la Cultura e l’Educazione come imprescindibili strumenti di conoscenza e di ricognizione del presente in cui viviamo.
Wunderbar è un generatore di di idee e nuove modalità di pensiero, che si attiva attraverso la diffusione di buone pratiche legate alla cultura, alla condivisione di progetti sostenibili, alla promozione e all’integrazione sociale.

Elena Bellantoni – Wunderbar Cultural Projects Co-Founder

Elena Bellantoni (nata 19/08/1975) vive e lavora tra Berlino e l’Italia. Dopo essersi laureata in Arte Contemporanea all’Università La Sapienza di Roma 110/110 Summa cum Laude, studia a Parigi e Londra, dove nel 2007 ottiene un MA in Visual Art al WCA University of Arts London; approfondisce poi il teatro-danza e le arti performative con workshop in Italia ed all’estero. Nel 2007 costituisce Platform Translation Group e nel 2008 è cofondatrice dello spazio no profit 91mQ art project space di Berlino. Nel 2014 entra nella Collezione Farnesina presso il Ministero degli Affari Esteri con l’opera video The Fox and the Wolf: Struggle for Power. Nel 2018 vince la IV edizione dell’Italian Council del Mibact.

Attualmente è anche docente di Fenomenologia del Corpo all’Accademia di Belle Arti di Roma; di Illustrazione all’Accademia di Belle Arti di Frosinone. La sua ricerca si incentra sui concetti di identità ed alterità attraverso dinamiche relazionali che utilizzano il linguaggio ed il corpo come strumenti di interazione. Formalizza i suoi progetti attraverso il video, la fotografia, la performance e le istallazioni.

Manuela Contino – Wunderbar Cultural Projects Co-Founder

Manuela Contino (Roma, 1978) Dopo una formazione universitaria in comunicazione e marketing, e un master in progettazione culturale, intraprende un percorso lavorativo nell’ambito artistico e culturale. Attraverso le esperienze professionali fatte fino ad oggi, mi sono specializzata in prevalenza nella progettazione, comunicazione e gestione di eventi culturali, sia in qualità di promotrice di progetti a titolo personale in collaborazione con realtà no profit e istituzionali, sia in qualità di project manager all’interno di diversi tipi di realtà, dai festival ai progetti di natura sociale, dalle fondazioni alle gallerie d’arte.

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